UGO LA PIETRA
Parola chiave: rimodellare lo spazio urbano e renderlo confortevole e utilizzabile come arredo di interni. Da strutture di servizio alla città a strutture di servizio per lo spazio domestico. Scopo di questa ricerca: una società dove la differenza è finalmente riconosciuta come normalità. Una scoperta costante della propria territorialità, in cui vivere ma soprattutto in cui ritrovarsi. Ugo La Pietra negli anni della trasgressione e del cambiamento sociale non può fare a meno di gridare la sua personale riforma. La sua arte deriva dal profondo rifiuto di agire nella logica del sistema e quindi l’individuazione di operazioni
estetiche capaci di decodificare, provocare, dare la possibilità di rompere gli schemi precostituiti.
Artista , architetto, ceramista, cineasta autore di ardite critiche sulla città di Milano, ha dovuto faticare per affermare una più ampia libertà immaginativa. Ha vagato per la città nei suoi “safari” per cercare percorsi da recupe-rare e reinventare.
“L’analisi delle tracce recuperabili all’interno dello spazio urbano ci fa scoprire come l’alterazione, la trasforma-zione, anche minima, dello stesso possa rivelarci un desiderio represso di invenzione e un atteggiamento
creativo che ancora persiste nel comportamento dell’individuo.”
E se lo dice lui, che ha trasformato tristi sostegni per segnali stradali in “Arcangeli metropolitani” dobbiamo crederci!