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Il 5 aprile 2004, un commando mette a segno una spettacolare rapina alla banca di Stavanger, in Norvegia. Il 24 agosto 2004, dal Museo Munch di Oslo vengono sottratti i celebri dipinti L'Urlo e la Madonna. Due fatti apparentemente non correlati, ma che trascineranno il lettore in una vertigine di intrighi, pericoli e misteri, portandolo nel cuore del mondo del mercato nero dell'arte e della musica.
Quando i dipinti scompaiono, infatti, lasciando dietro di sé una scia di morte, Agata Vidacovich, coinvolta nel traffico d’arte, tenterà di venire a capo dell'intricata vicenda, mettendo a dura prova le proprie certezze.
Sposata con un pianista di fama internazionale che ha ormai rinunciato alla propria carriera e a cui ha sempre mentito riguardo alla propria vera vita, Agata si ritroverà costantemente sul filo del rasoio, costretta a mettere a repentaglio tutto quello che ha di più di caro per venire a capo di questo mistero. Dove sono finiti i quadri?Un thriller avvincente, che si snoda tra Milano, Oslo e Trieste e che tiene il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina.

Barbara Bolzan autrice di:



12 DODICI DOMANDE PER UNO SCRITTORE

1 - Perchè questo libro?

L’idea iniziale era scrivere la storia di un pianista di successo che rinuncia a se stesso e si annulla. Dal Museo Munch di Oslo erano già state sottratte le due tele (il fatto era avvenuto nel 2004) e l’intenzione era di usare questo espediente come storia parallela. A un certo punto, però, il mio pianista si è annullato talmente bene da lasciare lo scettro di protagonista alla moglie (Agata Vidacovich, una donna dalla doppia vita). Ha ottenuto quello che voleva… e la storia è proseguita con lui sullo sfondo, prendendo totalmente un’altra piega. Non più un giallo sulla musica classica, ma un giallo sull’Arte.

2 – Il primo libro quando?

A ventitrè anni ho pubblicato Sulle Scale, un romanzo a sostrato medico incentrato sul tema dell’epilessia in età adolescenziale. Uscito con la prefazione di un Accademico dei Lincei, è stato presentato per la prima volta all’Università Statale di Milano, nel corso di un Convegno medico-scientifico. Da allora, non ho più smesso di leggere. E di scrivere.

3 - Cosa ti aspetti da un editore?

Promozione.

4 – Autore e protagonista si conoscono? Devono per forza piacersi?

Piacersi?! No, assolutamente no. Anzi! È dal conflitto che nasce la psicologia di un personaggio, non dalla sua totale comunione con l’autore.

5 – Dove scrivi i tuoi libri? Di notte, di giorno, in una luogo o momento particolare della tua giornata, in viaggio?

Si scrive sempre, anche quando non si ha fattivamente carta e penna (o tastiera e monitor) sotto mano. Alcuni brani nascono da sé e ovviamente nascono nei momenti più inopportuni. Allora, salvi tutto in memoria e speri di non dimenticare nulla, almeno fino al momento in cui potrai tradurre quei pensieri, quelle scene, in parole vere e proprie.

6 – I personaggi sono ispirati a vite reali o sono tutto frutto della fantasia?

Dipende dal personaggio, dal momento, dalla situazione narrata. Alcuni dei miei personaggi sono specchio di persone reali, ma è sempre uno specchio deformante e contorto. La realtà soggiace sempre e comunque alla fantasia e alla narrazione.

7 - Se è frutto della fantasia, qual è il segreto per scrivere discorsi su qualcuno che non esiste?

Appena lo scopro, te lo dico… *ride*
Quando si scrive, ci si cala nella vicenda. Il più possibile. Anche quando è frutto di pura fantasia, la storia deve essere credibile. Lo scrittore gioca con la sospensione dell’incredulità, oltrepassa quel confine immaginario che divide “personaggi” da “persone” e tenta di creare un tutt’uno.

8 – Qual è il luogo dove si svolge la storia? Perché?

Per quanto riguarda Il furto dei Munch, la vicenda si dipana tra Milano (città nella quale abita la mia protagonista), Trieste (sua città natale) e, naturalmente, Oslo. Pur seguendo la cronologia e le reali vicende che hanno portato prima al furto e poi al ritrovamento (?) delle due tele di Munch, ho cercato di trovare un modo plausibile per riempire i vuoti lasciati dalle indagini. Quindi, ho fatto i bagagli e sono partita. Fisicamente. Sono stata ad Oslo più volte, nel corso della fase di ricerca, per parlare con coloro che avevano assistito al furto, ho tentato in modo abbastanza rocambolesco di incontrare l’ispettore che si occupava delle indagini e ho preso appunti. Una valanga di appunti. Tornata in Italia, li ho cuciti insieme. E ho trovato il filo conduttore giusto per unire quelle tre città.

9 – Che ne pensi degli e-Book? Usi blog o social per colloquiare con i tuoi lettori?

Sono una fanatica della carta, ma oggi l’editoria sta allargando i propri orizzonti. Credo che, per un giusto commercio, oggi un volume debba essere disponibile in entrambe le forme, cartaceo e digitale, per andare incontro alle nuove esigenze dei lettori.
La rete è uno strumento fondamentale per gettare un ponte tra lettori e autore, e i social sono il modo oggi forse più diretto e immediato per creare questo ponte.

10 – Selfpublishing SI, Selfpublishing NO?

Ho seguito diversi autori nella pubblicazione in self delle loro opere, in qualità di editor. Devo ammettere quindi che è un mondo che conosco solo “di riflesso”, ma che non escludo a priori. L’indipendenza totale, in campo editoriale, è un po’ un triplo carpiato con avvitamento. Non escludo però, in futuro, la possibilità di uscire in self, se non altro per mettermi alla prova.

11 – Il prossimo libro?

Ho ultimato la revisione del secondo e del terzo capitolo de La saga di Rya. Adesso, è il momento di lasciare che quelle pagine sedimentino, prima di decidere davvero del loro futuro.
Nel frattempo, sto cercando di ultimare il seguito de Il furto dei Munch. Il primo romanzo, benchè autoconclusivo, lasciava appositamente aperto uno spiraglio. È da quello spiraglio che è nata la nuova vicenda, sempre con protagonista Agata Vidacovich.
Su fogli sparsi, poi, c’è qualche linea generale per una nuova storia… Un genere letterario che non mi appartiene, ma che potrebbe avere un risvolto interessante. Sto aspettando che le idee prendano vera forma.

12 – Dove possiamo trovare la scrittrice e i suoi libri?

I volumi sono disponibili in tutte le librerie e sugli store online. Se volete conoscermi di persona: a maggio sarò al Salone del Libro di Torino, presso lo stand de La Corte Editore, e alla fiera di Imperia (3-5 giugno).


 

Potete seguirmi su http://www.lavetrinadellabolzan.blogspot.it/


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