ISBN: 978-88-31314-17-6
Les Flâneurs Edizioni
www.lesflaneursedizioni.it
[…Questo è il racconto (in versi) di un viaggio senza meta nello stivale più bello del mondo. Dalla capitale finanziaria, Milano, alle sortite romane, fino alle lunghissime campagne pugliesi, dove i treni si perdono nei silenzi degli ulivi monumentali.
Frammenti di un precario è un libro pronto.Pronto perché è leggibile in qualsiasi punto. È un libro da viaggio. Di viaggio. Di vita vissuta. È il mito di Sisifo riprodotto con gli occhi di un giornalista umile e aristocratico allo stesso tempo, che, al pari di un artigiano della parola, riesce sovente a vestire di immagini fogli bianchi…]
Estratto dalla prefazione di Francesco Erriquez
[…Ci sono percorsi dei quali è davvero impossibile pensare un inizio e una fine. La silloge di Giuseppe Di Matteo è uno di questi, quando esplora con animo privo di cautela certe verità esistenziali, incarnando l’io collettivo di un’intera generazione. Quella dei precari intellettuali, figli della società postmoderna che pretende di sterilizzare le connotazioni emotive innate nei giovani...
Espressione del senso di giustizia ed equità, dell’ansia di futuro, della voglia di cambiare le cose.
…
E poi l’autore trova nella Poesia una strada, forse quella maestra, verso la riappropriazione di sé come elemento da un lato introspettivo, dall’altro esperienziale.
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Di Matteo è un uomo colto, attento lettore della migliore letteratura, e spende generosamente rimandi e citazioni allusive.
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E poi riparte il viaggio, il cammino che condivide con i versi e la scrittura. Il cammino che coinvolge tutti, consapevoli o meno, alla ricerca di se stessi. Perché vale per tutti l’Epilogo che Di Matteo scrive a chiusura della silloge, “È con me / che non riesco / a parlare”.]
Estratto dalla Postfazione di Giuseppe Scaglione