HEADBANGER

 

Headbanger, moto old-school “ignoranti” e “innocenti”, un sogno che si realizza, a disposizione di chi sa scegliere seguendo il cuore!

 

 
Headbanger Motor Company nasce per realizzare un sogno di ragazzo, quello di costruire custom con il fascino della grande tradizione americana, moto semplici e ignoranti (senza software, senza elettronica, senza iniezione).
Tutto ha inizio molti anni fa durante un giro in moto negli States, passando da Westwood (LA, California) dove ha sede la UCLA, una delle più importanti Università americane. In un bookstore scopro una vecchia copia di Life dedicata al più grande degli eventi degli anni ‘60, il festival di Woodstock.

 
Lo apro, lo sfoglio e tra le pagine con le foto e i racconti dei mitici avvenimenti di quel lontano 1969 a Bethel, New York, trovo un foglio ingiallito, dimenticato, che narra una storia. Lo schizzo di una moto, alcune parole scarabocchiate, un disegno con uno skull. Nomi di cantanti e gruppi, miglia da percorrere e una parola, un’espressione figlia di quei tempi, che nasce dalla penna di un giornalista che, dopo aver assistito al primo concerto dei Led Zeppelin negli Stati Uniti, forse per deridere il comportamento dei giovani presenti che scuotevano il capo a ritmo con la musica: Headbanger!

 
A volte una parola vibra e narra più di un libro di cento pagine. Headbanger narra di un sogno incontaminato di libertà, porta l’eco di un assolo di chitarra elettrica, odora di cuoio invecchiato, di benzina bruciata. Capisco che questo vecchio foglio è un messaggio dal passato, immagino sia un sogno su carta di tre ragazzi sorridenti, con i capelli lunghi e una birra in mano. Dove saranno oggi? Che cosa avranno fatto i miei tre sconosciuti amici? Mi piace pensare che abbiano seguito i loro sogni di motociclette e avventure.
Ed io mi sento uguale a loro, anch’io avevo un sogno. Decido così di dar vita a questa parola. L’incontro con Luciano Andreoli (ormai per tutti ‘il Maestro’) rende possibile dargli corpo e motore.

 
 

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